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70 di questi anni, Unimog!

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d oggi ben 30 serie hanno lasciato le linee di produzione per un totale di circa 340.000 esemplari. Nessun altro veicolo industriale al mondo può essere impiegato come, macchina agricola, portattrezzi, truck, veicolo antincendio, autobus e macchina operatrice.

Il  9 Ottobre 1946, il primo prototipo’Unimog completa il suo primo giro di prova. È il responsabile della produzione Heinrich Rößler in persona a sedersi al volante e provare i prototipi, ancora senza cabina, ma completamente carichi di legna  su impervie strade in mezzo ai boschi nei pressi di SchwäbischGmünd.

La nascita di Unimog è strettamente legata alla difficile situazione del periodo post-bellico durante il quale la popolazione tedesca deve affrontare gravi problemi di approvvigionamento. Il 1945 ed il 1946 sono infatti segnati da un’assoluta precarietà di mezzi di sostentamento. È proprio questa la cornice in cui Albert Friedrich concepisce l’ idea un veicolo agricolo a motore in grado di accrescere la produttività in campo agricolo.

Friedrich intende dare il proprio contributo alla ricostruzione di Daimler-Benz ed allo stesso tempo tradurre in realtà la propria idea di veicolo agricolo a motore. Il 4 Agosto 1945 viene realizzato un primo disegno di  questo veicolo che successivamente rielaborato viene  e presentato alla direzione della Casa di Stoccarda senza tuttavia suscitare particolare interesse.  Nel frattempo Friedrich ha consolidato i rapporti con Erhard & Söhne, un’azienda di SchwäbischGmünd che si occupa della lavorazione del metallo, che a dicembre 1945 traduce in realtà il progetto.

Nel giro di poche settimane viene sviluppato un nuovo progetto in cui il blocco motore-cambio è disposto leggermente a destra rispetto alla mezzeria del veicolo. In questo modo i tubi di spinta (a protezione degli alberi di trasmissione) possono occupare una posizione perpendicolare rispetto agli assi. Di conseguenza, bastano solo quattro giunti sull’intera trasmissione del veicolo. Si tratta di una soluzione geniale, ancora oggi in uso a 70 anni di distanza, per gli Unimog ad alta mobilità della serie U 4023/U 5023.

Da Gennaio a Marzo 1946 viene fissata anche la definizione di “veicolo multifunzione a motore”. Rispetto alle tecnologie adottate per i trattori dell’epoca, il nuovo mezzo può contare su numerose innovazioni: velocità massima: 50 km/h (il doppio rispetto ad un trattore), assi dotati di sospensioni a molle elicoidali, trazione integrale e bloccaggio del differenziale anteriore e posteriore, freni anteriori e posteriori, cabina a 2 posti con copertura chiusa e sedili imbottiti. superficie di carico ausiliaria sopra l’asse posteriore (portata: 1 t), ripartizione statica del carico: 2/3 sull’asse anteriore, 1/3 su quello posteriore, possibilità di montare attrezzi sulla parte anteriore e posteriore, nonché al centro, prese di forza anteriore, centrale e posteriore, pPresa di forza per attrezzi.

A Marzo 1946 Hans Zabel inventa il termine Unimog (Universal-Motor-Gerät, veicolo universale a motore). Il “veicolo universale a motore per uso agricolo” già nel 1954 è un mezzo che poteva essere dotato di 66 diversi attrezzi. La storia dell’Unimog, la cui produzione viene trasferita nel 1951 nel centro dedicato ai veicoli industriali di Gaggenau da Daimler-Benz, è da sempre all’insegna del cambiamento e dell’evoluzione tecnica.

Ad oggi 30 sono le serie ad aver lasciato le linee per un totale di circa 340.000 esemplari. Nessun altro veicolo industriale al mondo può essere impiegato come macchina agricola, portattrezzi, truck, veicolo antincendio, autobus e macchina operatrice.

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